Trieste è bella di notte
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In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo. Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020.
An einer EU-Binnengrenze, der Grenze zwischen Italien und Slowenien, einige Kilometer oberhalb von Triest, laufen asiatische Migrant*innen, die über die Balkanroute kommen, Gefahr, von italienischen Polizeikräften aufgegriffen und nach Bosnien zurückgeschickt zu werden, ohne identifiziert zu werden und ohne die Möglichkeit zu haben, Asyl zu beantragen. Das Innenministerium nennt diese im Mai 2020 eingeführten Maßnahmen "informelle Rückübernahmen".