Davide Ferrario Regista, sceneggiatore e scrittore. Si laurea alla Statale di Milano in Letteratura americana e già durante gli studi comincia a occuparsi di cinema come critico e saggista. In parallelo avvia l’attività di distributore per la cooperativa ‘Laboratorio 80’ di Bergamo che fa girare per l’Italia le opere di Fassbinder, Wenders, Wajda e altri registi di valore. Si cimenta anche come agente per alcuni registi americani come Jim Jarmusch e John Sayles. Nel 1985 scrive la sceneggiatura di “45° parallelo” (1985) di Attilio Concari mentre il suo film d’esordio alla regia è “La fine della notte” che esce nel 1990 e viene considerato il “miglior film indipendente della stagione”. Autore e regista prolifico scrive e dirige lungometraggi, documentari, corti di finzione, lavori per la televisione, che sono presenti a vari festival internazionali come Berlino, Locarno, Sundance, Toronto, Venezia e che realizza con la sua casa di produzione che dirige con successo. Il suo ‘Dopo mezzanotte’, realizzato con un budget molto ridotto, ha avuto grande riscontro di pubblico ed è stato venduto in molti paesi. Ferrario è noto anche per il suo impegno politico: nel 2001 gira una dettagliata ricostruzione delle giornate del G8 :”Le strade di Genova”. Nel 2002 con una sua ironica intervista a Tarricone contribuisce alla mobilitazione bergamasca contro la video sorveglianza. Per la televisione ha lavorato con Marco Paolini. Ha scritto sceneggiature anche per altri registi, per Daniele Segre “Occhi che videro” nel 1988 e “Manila paloma bianca” nel 1992. Per Anna Negri, nel 1998 “In principio erano le mutande”. Nel 1995 ha scritto anche il romanzo “Dissolvenza al nero” che ha ottenuto il Premio Hemingway, è stato tradotto in molte lingue e nel 2006 è stato portato sullo schermo da Oliver Parker con il titolo “Fade to Black”.